Sabato 10 marzo 2018, ore 17 
Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti "A. Peri-C. Merulo", Auditorium “G. Masini” 

Nel cielo di Vienna: L’Aviazione nelle musiche e nei canti della Grande Guerra

Luca Bodini tenore
Lorenzo Fornaciari pianoforte
Cheryl Growden Piana clarinetto
Coro Respiro diretto da Sara Sistici
Antonio De Vanna pianoforte

programma ideato e narrato da Carlo Perucchetti (Centro Studi Musica e Grande Guerra)

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Nell'ambito della ricerca ormai ventennale condotta dal Centro Studi Musica e Grande Guerra, occupano uno spazio non marginale opere musicali connesse con l’Aviazione. Nei repertori italiani, tedeschi, francesi, britanni e statunitensi del tempo sono presenti canzoni d’autore e canti anonimi di ispirazione popolare che raccontano, a volte in modo enfatico e celebrativo e talora più crudamente, i primi passi dell’aeronautica militare nel conflitto bellico.
Il Futurismo italiano, grazie a Francesco Balilla Pratella e a Luigi Russolo, per primo individuò nel volo aereo la metafora di un nuovo mondo che avrebbe dovuto liberarsi, con la guerra, del passatismo. Il volo su Vienna di Gabriele D’Annunzio (9 agosto 1918), ispirò senz'altro l’immaginazione di poeti e musicisti, ma già precedentemente, soprattutto nel Stati Uniti, era stato ben compresa la rilevanza della guerra nell'aria.
Il programma offerto vuole in primo luogo aprire una finestra su musica in grado far comprendere il ruolo concreto e ideale giocato dal canto nella dinamica patriottica della propaganda. I canti dei soldati e dei testimoni civili invece raccontano la guerra dal basso e descrivono soprattutto gli effetti dei primi bombardamenti aerei.
L’Associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra si è costituita nel novembre 2012 con la finalità di raccogliere la più ampia documentazione (biografie, spartiti, registrazioni, immagini, bibliografie e sitografie) relativa alla produzione musicale – a livello sovranazionale – durante la Prima Guerra Mondiale e, in particolare, sulle opere composte dai musicisti impegnati nei vari fronti o costretti alla prigionia di guerra. Si raccolgono anche opere di compositori non combattenti scritte prima, durante e dopo l’evento bellico, purché abbiano attinenze con esso. Rilievo viene dato alla musica popolare che trova espressione nei canti di trincea dei soldati e alla musica per le bande militari.

Carlo Perucchetti (Centro Studi Musica e Grande Guerra)

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