Sabato 18 maggio, ore 21,30
Fonderia 39 (via della Costituzione, 39 Reggio Emilia) 
Progetto didattico-artistico di Arturo Cannistrà e Gabrielangela Spaggiari

Nell'ambito di ReggioNarra
Orchestra Giovanile dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Peri-Merulo” 
Danzatori Eleonora Fornetti, Federico Russo (Let’s Dance) 
Musiche di P.I. Čajkovskij, J. Brahms e R. Wagner 

Può il canto delle balene farci vivere un’esperienza di incantamento come accade con la musica e con la gestualità espressiva del corpo? Questa è l’idea da cui nasce la nuova performance di Corpi sonanti In-canto. L’incantamento che scaturisce dal canto primitivo delle balene (ma non per questo meno intenso ed espressivo) ci emoziona al punto di stordirci e quasi spaurirci. Da questo stupore nasce l’idea di provocare un incontro con la musica: all’inizio solo un fugace contatto, mentre il corpo agisce ancora nella sua primordiale animalità, poi, nel corso della performance, il canto delle balene si unisce e si fonde in un tutt’uno con il “canto” della musica mentre il corpo si trasforma in danza. Questa esperienza che cerca di mettere in sinergia il canto delle balene con la musica (di Čajkovskij, Brahms e Wagner) e la gestualità del corpo, ha come principale intento educativo quello di stimolare nei ragazzi che vi partecipano, una sensibilità e uno sguardo verso ciò che di misterioso ed emozionante può ancora donarci la Natura. Gabrielangela Spaggiari 

Per tanto tempo, addirittura millenni, gli uomini di mare hanno descritto i canti delle balene come ammalianti, struggenti, capaci di attrarre la mente e catturare il cuore. E ancor oggi, l’impatto del canto delle magattere sull’emotività di persone sensibili è tale che molti ricercatori, registrandoli, si sono commossi alle lacrime. 
Pino Cacucci

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