SUONI E IDEE
Bisbigli e memorie di domani.
Conversazioni su Musica, Educazione e Società con Olivia Concha Molinari

Giovedì 22 aprile 2021, ore 17-19
 
Link alla diretta: QUI

In streaming sul canale YouTube dell’ISSM “Peri-Merulo”
Su iniziativa del Progetto Tracce Sonore – SNAI Unione Appennino Reggiano con la partecipazione delle redazioni di
Musica Domani (SIEM) e Musicheria.net (CSMDB).

Conduzione Franca Ferrari
Coordinamento Roberto Neulichedl
in dialogo con Alessandra Anceschi, Gisella Berardinelli, Bruno Borghi, Giovanna Cagliari, Jorge e Marcelo Coulon (Inti-Illimani), François Delalande, Maurizio Ferrari, Claudia Giudici, Cristian Guerra Rojas, Giuliana Montanari, Mario Piatti, Ivana Soncini e altre/i compagne/i di viaggio…
Saluti istituzionali: Emanuele Ferrari e Marco Fiorini

Olivia Concha Molinari

È dell’anno scolastico 1979-80 la pubblicazione, da parte del Comune di Reggio Emilia, del volume di Olivia Concha Suoni e Idee, il cui titolo è qui ripreso per l’incontro condotto da Franca Ferrari (che con Donata Paderni collaborò alla stesura di quel testo). A distanza di oltre quarant’anni da quella pubblicazione, il dialogo con l’autrice costituisce testimonianza viva di un’esperienza (oltre che di profonda amicizia) che la distanza intercontinentale non ha mai fatto venir meno.
In tempi di “distanziamento sociale”, abbiamo cercato con tenacia di ravvivare reti di rapporti e scambi di idee. Ciò anche grazie alle tecnologie digitali che, se sapientemente utilizzate, possono consentire a volte di superare distanze e ricucire anche i fili del tempo. È il caso di questo incontro.

L’iniziativa promossa nell’ambito del Progetto Tracce Sonore si ricollega idealmente ai due incontri tenutisi tra gennaio e febbraio 2021dal titolo Memorie e fantasie sull'educazione musicale, promossi da Musicheria.net in collaborazione con la redazione di Musica Domani. Incontri in cui è stato possibile intessere un dialogo tra “padri” e “madri” dell’educazione musicale in Italia. Tra i nomi: Mario Baroni, Fiorella Cappelli, François Delalande, Carlo Delfrati, Mario Piatti, Giovanni Piazza, Maurizio Spaccazocchi e Johannella Tafuri. È dunque in ottica “internazionalista” che l’incontro con Olivia consente di allargare ancor più lo sguardo nella direzione che, negli anni ’70, ha consentito di sperimentare con audacia e generosità interventi educativi in cui la musica e le arti hanno costituito motore propulsivo innovativo tutt’altro che avulso dai processi storici di ordine sociale.

L’esperienza in Italia di Olivia, l’agitadora pedagogica (nell’espressione usata da François Delalande a Santiago, nel 2014), risulta particolarmente singolare, in quanto si colloca in un momento cruciale dell’esperienza brevissima del governo cileno di Allende, soffocata dal golpe del 1973. Ciò spiega, ad esempio, i forti legami umani e professionali di Olivia con i suoi amici Intillimani, la cui frequentazione ha fatto da contrappunto al suo infaticabile impegno educativo-musicale nel territorio reggiano, che allora la accolse in quanto musicista e rifugiata politica. Di quell’impegno civile e culturale è testimonianza il ricordo ancora vivissimo delle tante maestre che, nel corso del tempo, si sono potute formare grazie a lei e alle tante esperienze maturate in Scuole D’infanzia e Nidi, ben documentate in Scuola e Quartiere Nº 1: “Educazione Musicale”, per il Comune di Reggio Emilia.

Instancabile “agitatrice” di coscienze attraverso la musica, nel rapporto con Armando Gentilucci e con Loris Malaguzzi, Olivia ha costituito per lungo tempo un faro la cui luce in Italia si è potuta espandere (talvolta sotto traccia) grazie a chi l’ha conosciuta personalmente o ne ha letto le pubblicazioni. Il ritorno in Cile nel 1981, dove le ferite della dittatura erano ancora aperte, ha rappresentato per Olivia la ferrea volontà di rimettere le proprie energie al servizio del suo Paese. Il resto, grazie al dialogo con amiche e amici che da sempre l’hanno seguita e stimata, lo lasciamo alle sue parole.

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